mercoledì, gennaio 26, 2005

la giudice impegnata e l'ideologia non-morta

per curiosita' mi sono messo a cercare alcune cose sul giudice Forleo, quella della sentenza contro i terroristi, pardon prodi guerriglieri, islamici.
Mi sono imbattuto in alcune citazioni interessanti: ecco un estratto dall'inchiesta sulla strage di Piazza Fontana da

http://www.informagiovani.it/Terrorismo/piazzafontana/comm4.htm

"L' ordinanza di custodia cautelare firmata dal Gip Clementina Forleo e composta da circa 250 pagine sostiene che la strage alla Banca dell'Agricoltura fu "una strage di stato contro lo stato" voluta ed appoggiata dai servizi segreti di allora, dal Sid e dall' Ufficio Affari riservati del Viminale per favorire in Italia il cosiddetto 'Golpe Borghese': un progetto di colpo di stato che doveva verificarsi alla fine del 1969 ma che poi fu 'rinviato' di un anno. Ma il Gip calca la mano sul "disegno degli apparati istituzionali dell' epoca" per compiere atti terroristici, depistaggi di indagini", in particolare verso l' estrema sinistra. Il giudice, infatti, cita l' episodio dei timer uguali a quelli utilizzati negli attentati di On nel 1969. Dovevano essere nascosti in una villa dell'editore Giangiacomo Feltrinelli per sviare le indagini su Piazza Fontana indirizzandole verso ambienti della sinistra. Un intero capitolo dell'ordinanza, infine, e' dedicato ai rapporti tra il gruppo responsabile della strage e gli apparati di sicurezza italiani e stranieri, in particolare quelli dei Paesi dell' Alleanza atlantica."

Inoltre, a completare il quadro, la Nostra ha anche firmato autorizzazioni a procedere contro Dell'Utri e Berlusconi...
Do you get the picture now?


Confrontate le cose qui riportate con le motivazioni della sentenza sugli islamici (vedi il post di Pelayo) e ditemi se non ho ragione a ritenere che 16 anni dopo la fine del comunismo globale, i suoi frutti marci e l'odio ideologico dei suoi praticanti continuano a inquinare il mondo e a propagare violenza antioccidentale, con l'aggravante che la "causa" ormai e' morta e sepolta.
Rimane solo lo spirito anti-occidentale, condito ormai con una sorte di cinica rassegnazione.
Che importa che ci siano anche i nostri soldati in Iraq? Che gli attacchi dei "guerriglieri" siano di gran lunga la maggiore causa di morte in Iraq in questi mesi.
Cio' che rimane e' solo la volonta' di danneggiare l'America, responsabile della distruzione dei propri sogni (immagino, ma ci scommetterei) di giovane rivoluzionaria di qualche centro sociale, tra uno spinello e una lettura del libretto di Mao e magari un 18 politico o due.
Recuperare una giovinezza perduta dietro falsi e sanguinosi miti, arrivando all'apologia dei peggiori assassini dell'eta' moderna.
Messa a questo modo, la giudice mi fa pure pena...
Ma la pensa svanisce quando penso agli innocenti che potrebbero morire per le azioni di quelli che lei tanto cinicamente vorrebbe in liberta' per non "prendere posizione a favore di una delle parti in lotta"!
Che schifo.
Che schifo.
Che schifo.

ormai la strada e' chiara: W il libero soviet del palazzo di giustizia di milano!! allah akhbar!!

"grazie" al giudice di Milano, che mi ha mostrato la via per portare avanti la nostra azione.
Da domani, forte del fatto che reclutare, addestrare e finanziare terroristi non e' reato, basta che non sia l'esclusiva attivita' del gruppo organizzatore, comincero' a raccogliere fondi per due obbiettivi:
1) un asilo nido per le mamme single
2) una cellula terr... pardon, guerrigliera che compia atti di, ehm, guerriglia, nei paesi islamici. (Ovviamente, se alcuni di questi acti di bellum iustum causera' vittime civili o se magari uno dei miei kam... ehm, guerriglieri si fara' esplodere in mezzo alla folla, diro' che e' stato un incidente e invochero' a mio favore la giurisprudenza milanese)
Meraviglioso.

(nota per la DIGOS e altri inquirenti: non dico sul serio. Giuro.)

lunedì, gennaio 24, 2005

57 milioni di generali?

Dopo la nazione dei 57 milioni di commissari tecnici, eccoci alla riedizione militare di un antico classico italiano.
Mi riferisco ovviamente alla polemica sui Mangusta che non sarebbero in dotazione alle nostre truppe in Iraq e il cui mancato utilizzo avrebbe "causato" la morte del maresciallo.
Ora, non che io mi reputi piu' di un tecnico militare da poltrona, ci mancherebbe, ma nondimeno la polemica e' ridicola e, naturalmente visto che siamo in Italia, politica.
Innanzitutto rilevo la costante imitazione del "modello americano" anche da parte di chi si professa ferocemente antiamericano (o antibush, nell'eufemismo piu' di moda ultimamente). Qui c'e' un chiaro tentativo meta-mediatico di ricollegarsi alla polemica dei soldati della Guardia Nazionale americana che protestavano per la dotazione di mezzi obsoleta, e quindi rafforzare l'impatto negativo della notizia sullo spettatore medio di TG.
A parte che di ben altra cosa si tratta, in quanto le proteste dei guardsmen americani erano proteste di gente che rischia la pelle e sa di cosa parla. Qui da noi c'e' la protesta del parlamentare ignorante e al sicuro che infanga la professionalita' e il senso del dovere altrui per convenienza politica.
Passiamo infatti al punto: che senso ha, militarmente, la sostituzione pura e semplice di un elicottero "generalista", da trasporto, come quello colpito con una gunship qual'e' il Mangusta?
Sarebbe come dire che ogni soldato in zona di guerra deve girare con un carro armato.
Si, certo...
La verita' e' che gli stessi reggimenti di cavalleria americana con i loro battaglioni di cavalleria aerea, che sono probabilmente le grandi unita' militari meglio equipaggiate del pianeta (e a cui non mancano certo gli Ah-64 in dotazione) usano normalmente i Blackhawk in operazioni come quella in cui e' stato colpito il nostro soldato, dove il nemico era composto da un gruppo di guerriglieri con ak47 e non certo i carri T-80 che il Mangusta e' nato per combattere.
Certo, comunque ben venga che il nostro contingente riceva anche i gunship, anche se gli stessi che ora ne invocano l'uso probabilmente prima di oggi avrebbero protestato perche' non sarebbero "consoni" al carattere pacifico della missione.
Quello che rimane e' lo schifo per un paese in cui nemmeno di fronte alla morte di un soldato in battaglia si fermano i giochini politici di piccolo, piccolissimo cabotaggio...

domenica, gennaio 23, 2005

chiuso per ferie?

Chiedo scusa a tutti i lettori per la scarsita' o anzi la nullita' di interventi nelle ultime settimane.
Il fatto e' che la prematura scomparsa del mio computer principale e la generale mancanza di tempo dovuta al lavoro mi hanno impedito di fare il mio dovere di blogger.
Conto di riprendere a postare in maniera piu' regolare appena mi insediero' nel mio nuovo ufficio con il mio nuovo e meraviglioso (spero!) computer.
Nel frattempo saluti a tutti.