giovedì, settembre 30, 2004

e già si comincia...

Secondo giorno dal rientro delle rapite, e già comincia l'uso della faccenda per fini di politica interna, alla faccia dell"unità nazionale contro il terrorismo".
Non che io sia una verginella: a un certo livello tutto è politica, ma vedere come anche i media si prestano al gioco al massacro è avvilente.
Uno per tutti, il titolo di oggi del Corriere.it: "Torretta tace sul governo e Croce Rossa". Et voila.
Ossia, fine del break, di nuovo tutti ai posti di combattimento, signori, ché tra due anni ci sono le elezioni...
Non so cosa dovrebbe succedere in questo paese (anche se è un trend desolatamente comune, a varie gradazioni, in tutto l'occidente) perchè ci si renda conto che là fuori c'è un nemico, vero, irriducibile, e che non vuole cheneso la fine della povertà o la pace nel mondo, ma la nostra morte o schiavitù. E che di fronte a questa prospettiva, il fatto di chi sta al governo è effettivamente irrilevante: gli Zapatero possono comprarsi qualche mese o anno di immunità calando le braghe, ma se l'obbiettivo del nemico è assoluto, anche la risposta nostra deve essere assoluta. Come negoziare con chi crede di fare il volere di dio?
Forse è meglio che tutti ce lo mettiamo in testa, e non ci scordiamo la lezione di Clausewitz, che gli arabi sembrano avere imparato meglio di noi.