sabato, settembre 04, 2004

Allah è morto

Ieri, Allah è morto: era uno di quei bimbi uccisi da coloro che proclamano di agire in suo nome.Oggi, leggo tanti discorsi su pace e fermezza e persino i soliti imbecilli per cui se dei terroristi fanno saltare in aria dei bimbi poi la colpa è della polizia, basta che ciò supporti i loro pregiudizi politici (perchè li pubblicate, a proposito: per dimostrare quanto cinici e idioti possono essere degli italiani dotati di computer e internet??). La mia opinione, di ex-multiculturalista, è purtroppo diversa: lo spazio per il dialogo è finito, dopo un simile orrore rimane solo il fatto puro e terribile della guerra. Cosa servono dialogo e fermezza con chi è tanto lontano dai nostri valori? su quali argomenti potremmo mai ritrovarci d'accordo? come si può giungere a un compromesso con chi ritiene accettabile rapire e poi uccidere centinaia di bambini e le loro famiglie?Devono essere eliminati, e con loro tutto il tessuto sociale e culturale che sfortunatamente li sopporta. Questo a pena della nostra stessa sopravvivenza. Non avrei mai voluto che accadesse, lo dico anche per gli amici musulmani che sono così fortunato da avere, ma temo che il tanto paventato scontro di civiltà sia infine arrivato tra noi, furibondo irrazionale e sanguinario: la bestia è già tra di noi, e ieri ha mostrato il suo grigno. Prenderà sempre più coraggio, e non se ne andrà fino a che non sarà sazia. Che dio, qualunque dio, ci aiuti: io ormai ho perso la speranza.

1 Comments:

At 9:32 PM, Blogger Hermes said...

Concordo in pieno con la conclusione del commento, e infatti lo scopo ultimo di questa iniziativa, pur estremamente difficile, lo riconosco, è di arrivare alla costituzione di un movimento del genere.

 

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